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GSC in borsa: 24.03


ASD GS CASTELFRANCO 2003 – GS SAN DONATO RCG: 1-3

Reti: Fidanza (Sd) al 18°st, Santoli (Sd) al 23°st, ------ (Sd) al 25°st, Emati (Ca) al 31°st.

Angoli: 1-7.

GS CASTELFRANCO 2003: Glielmi, Nuti (dal 16°st Sardelli), Luciano (dal 36°pt Pagni), Brotini, Brogi, Meini, Calò (dal 22°st Pistolesi), Mosca (dal 35°pt Emati), Chiti, Vitale, Tontoli (dal 32°st Panicucci). A disp. Di Mr Profeti: Mancini e Farese.

Castelfranco di Sotto. Ritorna la notturna al “Matteoli” di Castelfranco dove, dopo l'unico precedente di ben 7 stagioni fa (4-0 al Melone), il GS CASTELFRANCO cercherà di onorare ancora il proprio compito in attesa che la matematica decreti il proprio verdetto di retrocessione aritmetica.
Clima gradevole, veramente molti gli spettatori e, sopratutto, gli amici che seguono i colori bianco/verdi, qualunque siano i risultati a dispetto di un attaccamento alla maglia che va al di là del semplice risultato agonistico.
Mr Profeti non si fa certo intimidire da avversari rientrati in corsa per il titolo con bomber Santoli a cercar reti utili a rimpinguare la sua già generosa classifica marcatori, e schiera una formazione non certo abbottonata, ma comunque equilibrata e pronta a far male.
Sotto riflettori non certo irresistibili, subito San Donato a forzare i tempi con un paio di conclusioni, la prima della quali molto pericolosa e ribattuta in area dal provvidenziale Meini.
Ospiti a far la partita con buon possesso palla ed azioni in velocità ma la doppia diga locale argina bene e spezza, quasi sempre sul nascere, le incursioni del San Donato e, dove non arrivano i Brogi ed i Brotini, Luciano e Nuti, coadiuvato da un Meini in crescendo, alitano inesorabilmente su collo e caviglie avversarie.
Fasi di gioco spezzettate e prima avvisaglia che stasera, il GS CASTELFRANCO c'è: è Vitale, lesto, che di controbalzo tenta un coraggioso quanto astuto pallonetto su un Caputo troppo sicuro fuori dai pali con palla malamente svirgolata, ma se la botta era precisa …
Al 16° Glielmi si esibisce in un acrobatico volo a smanacciare una involontaria conclusione di Meini diretta verso la propria rete mentre Santoli, in ansia da rete, raccoglie un traversone da destra con tentativo al volo abbondantemente a lato.
Ma sono i locali a far gridare al gol: corre il 23° minuto e Meini rinvia ancora lungo per il nuovo scatto di Vitale ad eludere la difesa ospite ancora presa in contropiede.
La veloce punta castelfranchese, palla al piede, non subisce il ritorno del difensore e piazza un preciso diagonale alla sinistra di Caputo che, pur distendendosi non arriva sulla sfera che, beffardamente, tocca sul palo.
Ma l'azione non è finita: palla recuperata immediatamente da Tontoli in piena area ma la propria sfortuna è di ritrovarsela sul piede sbagliato decidendo, quindi, intelligentemente, per l'appoggio all'accorrente Brogi che, preso di volata, scivola rendendo impossibile la conclusione.
E' vera palpitazione, su ambo le panchine, ed in seno ai molti spettatori molto più numerosi di quanto l'oscurità sul lato campo sembra presentare.
Il GS CASTELFRANCO pressa, lotta, corre: un San Donato stordito ha perso il bandolo e la pur superiore tecnicità è spesso ingabbiata dal raddoppio degli uomini di Mr Profeti che in molte occasioni strappano palloni a destra ed a manca.
Ma se la fortuna si stampa sul palo, la bravura viene intercettata dal DG: ancora lungo lancio per Vitale vera spina nel fianco della retroguardia ospite con cavalcata verso Caputo in disperata uscita fuori area e conclusione a mezza altezza.
L'estremo difensore ospite, vistosi superato, intercetta la sfera prima col petto ma, immediatamente a seguire, si aggiusta la palla col braccio: è immediato l'intervento arbitrale a sanzionare la punizione con estrazione del cartellino … giallo!
Dure le proteste castelfranchesi: tutti, avversari compresi, nell'intervallo, ad ammettere il grave errore del DG reo di non aver chiaramente espulso il portiere per intervento di mani fuori area ma l'interpretazione arbitrale, molto opinabile, è della non involontarietà del gesto atletico.
Tontoli alla calciata del conseguente calcio piazzato con palla a fil di traversa mentre l'angolo successivo non sorte positivi esiti per i locali.
GS CASTELFRANCO sugli scudi: veloce triangolazione Vitale-Brogi con tentativo al volo di quest'ultimo e palla di poco a lato e mentre Luciano, in qualità di ultimo uomo, stende Santoli all'altezza di centrocampo per l'unica azione degli ospiti negli ultimi 21 minuti, Mr Profeti è costretto ad un doppio cambio per noie fisiche subentrando ai buoni Mosca e Luciano rispettivamente il rientrante Emati e Pagni.
Frazione che si chiude con buon cross da sinistra di Tontoli in piena area avversaria dove, al liscio di un proprio compagno, un difensore ospite si aggiusta la sfera aiutandosi abbastanza visibilmente, con l'avambraccio: un po' troppi gli episodi dubbi a sfavore.

Intervallo per ricaricare le batterie ma, il GS CASTELFRANCO ha speso troppo: sale costantemente il baricentro del San Donato con buone giocate e ragnatela ubriacante che produce solo angoli ma subirne quattro in otto minuti è troppo. Nel contempo un grandioso Glielmi toglie letteralmente di porta l'incornata vincente di un avanti ospite e, da più parti, si avvertono i crepitii della diga bianco/verde.
Annusa l'evento Mr Fanteria, pronto al doppio-cambio ma un egoista Santoli, procuratasi una ghiotta occasione, si inerpica in una caparbia azione solitaria non vedendo il compagno smarcatosi da un Calò in ritardo.
Sardelli per Nuti a corto di fiato e con la difesa rivoluzionata, adesso è più difficile arginare i veloci avanti ospiti: Nuti e Luciano avevano preso le misure mentre per i neoentrati, arpionare il ritmo partita, non è affatto facile.
In avanti Vitale ha dato tutto, Emati gira ma deve ritrovare il ritmo partita mentre solo Chiti è rimasto a lottare senza risparmiarsi e senza mai dar l'impressione di sentire stanchezza ma, quando può, guadagnando ottime punizioni, oro colato per far rifiatare i compagni.
L'oscuro lavoro di Brotini è sempre proficuo mentre Brogi è sempre pronto a lottare ma, al 18°, la diga cede.
E' tra mille gambe che sgattaiola un rapido Fidanza senza che nessuno riesca ad intercettarlo con palla trascinata in area piccola convergendo dalla propria destra e palla nel sacco.
Pistolesi-provvidenza per Calò ma la delusione prende il sopravvento: Pagni a vuoto su un facile rinvio, regala a Santoli su un piatto d'argento la rete del 2-0 ed al 25° terza marcatura ospite a coronamento di una bella azione fluida del San Donato.
Non ci sta Mr Profeti, non ci sta il pubblico amico, riemerge il GS CASTELFRANCO: riarpiona animo e cuore e l'urlo di gioia esce ugualmente alla rete della giustissima e strettissima bandiera con la segnatura di Emati.
Alle antisportive parole di Maffei apostrofato dal pubblico avverso per la propria abulica serata alle quali seguiranno le gradite scuse, rigorosamente accettate, Mr Profeti da' spazio, ancorché minimo, anche agli altri ragazzi, inizialmente non convocati, ma poi disposti alla causa bianco/verde e, per questo, la società ringrazia sempre e comunque.
Alla grintosa entrata di Panicucci con immediata ammonizione incassata, seguirà la volontaria ed anticipata doccia di Farese, già sulla via degli spogliatoi mentre il Mr lo cercava per far riposare un compagno di squadra: le diverse interpretazioni del mondo sportivo!
Buona la prestazione castelfranchese, per intensità e grinta: il divario tecnico tra le due formazioni ci ha costretto ad un immane dispendio di energie che, se nel primo tempo ci hanno permesso di fare la partita, nella ripresa, il sacrificio è stato fatale.
Con un briciolo di cattiveria in fase realizzativa, un pizzico di fortuna – palo docet – ed una sacrosanta espulsione che avrebbe privato gli avversari di portiere ed altro titolare in campo, l'incontro poteva vivere di altri sussulti.
Ma il nostro ruolino deve rimanere questo, guai a rubar punti a tutti gli altri in lotta ancora per vari obiettivi: ma il GS CASTELFRANCO non si fa certo cruccio di questo e dimostrerà, come lo sta già dimostrando, quanto sia più bella la gioia di un grande gruppo che la felicità di un risultato fine a se stesso.
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