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GSC in borsa: 24.03


Stag. 2022/23. Asd Le Badie - GS CASTELFRANCO 2003: 1-0

GS CASTELFRANCO 2003: Fall, Benedetti, Ciampini, Batazzi (cap), Turja, Bertoncini, Romano (dal 72° Boldrini), Policastro, Banti (dal 63° Presenti), Salvaggio, Torre (dal 53° La Barbera). A disposizione di Mr Castellani: Xhixha.

Rete: Francalacci al 64°

Angoli: 3-3 (pt 1-0)

Conclusioni: 6-4 (pt 2-11) di cui, nello specchio, 4-1 (pt 1-0)

Note: recuperi 1 e 5 minuti. Ammoniti: Giacomelli, Bertoli M., e Orazzini (BA); Bertoncini (GS).


Castellina Marittina, sabato 11/02/2023.

Il “passaggio” di Salvaggio all’estremo difensore locale dell’80emo minuto, quale unica sfera a potersi dirigere tra i pali della porta bianco/rossa, la dice tutta sulle potenzialità offensive di un GS CASTELFRANCO che, da oggi, in virtù della sconfitta subita, dovrà interpretare un “nuovo” Campionato.
Quel famoso “…siamo carne o pesce…” che il Mr, mesi orsono, andava proferendo di fronte a scintillanti match interni alternati ad opache prestazioni fuori casa, dopo la più lunga trasferta di calendario, ci dirigono in maniera chiara e netta, verso quell’obiettivo che, probabilmente, il calendario rimanente, non potrà cambiare: una “pericolosa” griglia play/out da dover interpretare nella miglior posizione possibile (X^ od XI^ posizione) visto che, la formula di questa stagione, prevede una sola partita da dentro o fuori. Chi perde, non avrà più, a disposizione la seconda chance ma, purtroppo, andrà direttamente in II^ categoria!
Pannocchia davanti a tre punti, la stessa Le Badie a cinque punti pur, con entrambe, col vantaggio dello scontro diretto, Melorie troppo lontana (sette punti); prossimo mese di calendario come un campo minato in pieno conflitto; e se tutto questo non bastasse, la ciliegina sulla torta di quel punto di penalizzazione che tra 15 punti/disciplina, ci verrà inflitto.
Bianco/verdi, quindi, a doversi guardare le spalle dove, al momento, i cugini della Pol Castelfranco ci rosicchiano punti e distano, oggi, a cinque punti.
Non si cambia abitudine, ma si varia location: il pranzo pre-partita che alcuni, anticipando la partenza ed in un clima di affiatamento sempre importante vanno a gustare, conferma le bontà culinaria di zona: se poi vi abbiniamo una splendida giornata di sole a render ancor più meraviglioso il panorama circostante, le case appollaiate sulle pendici di Castellina, i verdi colli a farne da cornice ed una terrazza naturale ad affacciarsi su un vicino ma lontano Tirreno e quella Gorgona in mezzo al blu a parer veliero pronto ad approdare, restituiscono, alla giornata, una rilassatezza mentale sempre benefica di buoni umori.
Tra impedimenti, malanni di stagione ed infortuni, la truppa castelfranchese si presenta col minimo stagionale di quindici effettivi per una trasferta che, mai come oggi, avrebbe avuto bisogno di un convoglio a pieno organico visto che l’importante, contro il locali odierni a rappresentare la formazione più vicina là davanti in classifica, era far risultato, anche fosse una scialba patta.
Foto di rito, qualche minuto di ritardo e si parte: Badie subito a conquistare un angolo, poi seguono minuti di stanca dove non si registrano emozioni. Locali a tener palla in maniera più costante, col proprio reparto d’attacco e riuscire a tenere sotto pressione la nostra difesa, un centrocampo bianco/rosso sicuramente più efficace e retroguardia mai in affanno.
Di contro, il GS CASTELFRANCO ha nel reparto arretrato il miglior interprete odierno dove, i tempismi di Bertoncini, la copertura di Turja, il ritorno positivo di Benedetti e l’ecletticità di Ciampini, fanno star tranquillo l’attento Fall.
Purtroppo, è dalla cintola in su che manchiamo di idee, inventiva e possesso ed i locali hanno facile lettura di gara.
Al 33°, con verticalizzazione in dubbio fuorigioco, Badie ad un soffio dal vantaggio dopo il pallonetto, a tu per tu, dell’imbucante di turno su Fall in uscita, ma la sfera si adagia sulla traversa per uno 0-0 a terminare negli spogliatoi.

La ripresa è più veemente e sono i locali ad essere più incisivi: al 42° Fall, in due tempi, prima neutralizza la botta di punizione di Mangifesta poi, qualche minuto dopo, esce in presa alta senza trovare la sfera con brividi di circostanza a solcare le schiene amiche.
Nel frattempo, un presunto mani in area amica da parte di Ciampini, fanno alzare le proteste dei locali ma per il DG non ci sono estremi sanzionatori.
Iniziano le sostituzioni, locali ed amiche: La Barbera subentra a Torre ed il n°18 ospite è ben imbeccato da Salvaggio con diagonale basso a sfiorare il palo ma, per lo più, non di rado gli attaccanti delle due formazioni, finiscono alle spalle delle avversarie linee di difesa ed i fuorigioco fioccano soventi.
Fall devia in angolo una punizione birbante locale ed al 64°, arriva il gol-partita: la sfera, indirizzata in zona Ciampini, viene rilanciata con inefficace campanile sul quale, il lesto Francalacci, è bravo a prender posizione ed a scagliare un dardo imprendibile sotto la traversa della porta difesa da un esterrefatto Fall. 1-0.
L’esultanza locale è doppia di fronte ad un GS CASTELFRANCO ancora una volta costretto a rincorrere ed incapace di trovare una reazione degna di nota complice anche i ben noti frammenti perditempo fatti di sostituzioni, infortuni teatrali, palle allontanate e chi più ne ha e più ne metta.
Dobbiamo attendere il 77° per riaggiornare il tabellino: Salvaggio va via all’uomo, lato destra d’area, con evidente cinturaggio da tergo che pure gli abitanti di Gorgona potevano vedere. La punta castelfranchese, seppur accentuando, perde il contatto con la sfera e cade a terra col DG che, distante pochi metri, decide di non decidere per un penalty che sarebbe stato tutt’altro che regalato: ma conosciamo bene i clima casalinghi così influenti per certe direzioni di gara, non di rado, ostaggi mentali per evitare l’evitabile.
Col GS CASTELFRANCO tutto in avanti, si arriva all’unica conclusione nello specchio raccontata in apertura ma, di rischi importanti, la compagine locale non ne corre affatto ed ha ben diritto di esultare, in maniera assordante, il proprio +5 sulla linea play/out occupata dalla nostra formazione.
Niente da dire: il silenzioso ritorno per gli ulteriori 70 km da ripercorre sotto un bel e speranzoso tramonto fatto di rosso acceso, raccontano l’ultimo capitolo della nostra XIX^ giornata.
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