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(Stag. 2019/20 – IV^ Giornata) ULIVETO T. “La Corte” - GS CASTELFRANCO 2003: 2-1

GS CASTELFRANCO 2003: Glielmi, Forgione, Fatticcioni, Calo F. (dal 55° Banti), Meini, Montanelli (k), Torre (dal 42° Ambrosone F.), Scarselli (dal 55° Gini), Venezia, Simoncini (dal 44° Acrostelli), Ciampini. A disp. dei Mr Papini/Ferradini: Scancarello, Mosca e Cambi.

Reti: Del Grande (Ul) al 3°, Tozzini (Ul) al 12°, Venezia (GS) al 22° su calcio di rigore.

Angoli: 2-2.

Note: recuperi 1 e 5 minuti. Ammoniti: Fascetti e Magnozzi (Ul); Gini(GS). Espulso, per comportamento antisportivo, Tozzini (Ul).


Uliveto Terme “U. Taccola”, sabato 26/10/2019.

Stecca l’attacco castelfranchese e trascina, con se, tutto il Gs Castelfranco alla propria prima sconfitta stagionale.
Esulta un Uliveto, non bello ma battagliero, che oltre a lasciare illibata la casella delle sconfitte sogna, virtualmente, il primo posto in solitaria, grazie al già osservato riposo di calendario.
Il Gs Castelfranco denota essere formazione con più idee rispetto ai rosso/blu locali: una superiorità d’impostazione che la si evince nonostante l’immediato svantaggio ma in un contesto di prima frazione dove i bianco/verdi, spesso, stazionano dalle parti di Fascetti e compagni.
L’esagerato, doppio svantaggio momentaneo, viene giustamente ammorbidito dalla rabbia di un penalty ben calciato da Venezia per una ripresa che poteva far presagire tutt’altro spettacolo.
In verità, viceversa, le innumerevoli ammucchiate in area locale non hanno sortito effetto alcuno, complice l’attenta difesa dell’Uliveto ma anche la mancanza di cinismo e cattiveria sottoporta di un GS spuntato.

L’abbiamo detto: bastano 3 minuti all’Uliveto per passare a coronamento di un’azione partita dal taglio in area sul quale Meini salva sporcando in angolo dalla cui esecuzione, Del Grande, appostato largo sul palo lontano, indovina tiro, traiettoria e gambe incerte di un Glielmi, forse, coperto: 1-0.
La reazione castelfanchese non si fa attendere: Magagnini anticipa bene il pericoloso rilancio di Glielmi a servire l’agile Torre mentre, al 4° Calo F. cerca, da fuori, un siluro che non va.
Fasi di forcing bianco/verde con buon giro palla atto a conquistar metri e stringere d’assedio l’avversario ma, il rovesciamento di fronte è una vera e propria ciaffata alla truppa di Mr Papini
Ciampini, entro l’area, respinge la botta di Tozzini il quale, raccolta nuovamente la sfera, indovina il palo lontano a mezz’altezza con l’inutile tuffo di Glielmi a non poter evitare il raddoppio locale.
12° minuto ed ecco un 2-0 che non t’aspetti.
Il GS Castelfranco riesce a non sbandare iniziando a tessere, nuovamente, una tela purtroppo abbastanza sterile.
Di Dio, in uscita coraggiosa, anticipa la proiezione di Venezia cui segue un ping pong estenuante in area locale chiuso dalla girata di Forgione direttamente tra le braccia di dell’attento Di Dio.
Montanelli, adesso a spingersi in avanti, trova, da fuori, posizione e tiro ma non bersaglio situazione che va ad anticipare il minuto 21 ed il goffo intervento di controllo del difensore in area locale dove un braccio galeotto innesca il fischio del DG Turchi per la massima punizione dagli 11 metri.
Venezia, di potenza e prepotenza, scuote la rete del 2-1
Glielmi arpiona una palla non semplice scagliata da Bellini fuggito a Forgione mentre, un Ciampini a cadere in area, farebbe innescare una VAR amatorialmente impossibile.
Glielmi legge bene il tracciante basso a servire Del Grande ma, una manciata di minuti dopo, la frittata bianco/verde sembra esser servita dal retro passaggio di Meini verso il proprio estremo difensore il quale, fuori zona, costringerà lo stesso n. 6 amico a rincorrere e liberare una sfera addomesticabile per una terza rete locale da Tribunale d’Inquisizione.
Il GS Castelfranco manovra ed ha metri, l’Uliveto sa che sul proprio piccolo campo, è necessario provare a concludere.
Ci prova, al 32°, Magnozzi, con bordata murata cui segue ancora Del Grande ad eludere il doppio controllo Meini-Montanelli con botta centrale ravvicinata ben controllata da Glielmi.
Tutti negli spogliatoi con locali avanti di misura a suggello di una prestazione non più bella ma sicuramente più efficace nei tentativi di realizzazione a rete.

Ripresa con un cambio nelle file locali e match ad iniziare con sciabolata dolce di Calo F. arpionata da Di Dio così come lo stesso, non avrà problemi ad anticipare la palla rapinata da un Venezia a beffare la retroguardia rosso/blu.
Torre scaglia alta la calciata di punizione, Forgione disturba l’avanzata pericolosa di Gentilini colpevolmente solo a prodursi verso Glielmi.
Se nel primo tempo assistevamo ad un gioco con più idee, sopratutto in ambiente bianco/verde, la ripresa par cucita di una stoffa più improvvisata intervallata da pezze di conclusioni dove l’esternaccio di Ciampini a terminare alto ne sarà chiara testimonianza.
Al 55° è murata la conclusione del neo entrato Ambrosone F., al debutto stagionale, dopo azione di dribbling, mentre con i successivi debutti di Banti, Gini e l’innesto di Acrostelli, la configurazione molto aggressiva di un GS Castelfranco in necessità di rimonta, disegna una formazione a forte attrazione anteriore.
Un solissimo Tozzini, sulla corsia di destra, sballa il facile cross a poter metter brividi castelfranchesi mentre, sul fronte opposto, la punizione disegnata da Ambrosone vede Acrostelli falloso su Di Dio a testimonianza di troppe palle indirizzate verso l’area piccola ben presidiata dall’estremo difensore locale.
Percussione di Montanelli al minuto 64, fallosamente interrotta, con punizione centrale calciata da Ambrosone e barriera a respingere cui seguiranno accesi alterchi all’altezza di centrocampo dove il malo spintone dell’onnipresente Tozzini su Ambrosone a rotolare a terra, costringerà la giacchetta nera ad anticipare l’entrata sotto la doccia dello stesso Tozzini.
Sarà assedio bianco/verde: un forcing scomposto dettato dalla forza dei nervi con tutto l’Uliveto, in inferiorità numerica, a proteggere i propri 16 metri.
Palle a spiovere, tentativi di sfondamento, azioni approcciate, cadute a non finire: nel massimo della confusione totale da registrare il terra/aria di un Venezia ben servito in ottima posizione con palla a sibilare incredibilmente, di poco, fuori ed ancora lo stesso n.9 ospite a eseguire la calciata di punizione dalla linea d’area per atterramento di Ciampini con palla a sibilare bassa verso il palo più lontano dove, il balzo felino di Di Dio lo consacrano a Santo andando ad acciuffare, per i capelli, una sfera dai potenziali e migliori esiti.
Dopo quasi 5 minuti di recupero il match termina tra il tripudio dei locali e gli sguardi bassi dei bianco/verdi castelfranchesi: dagli altri campi, le notizie di risultati favorevoli, rendono meno amaro questo stop su un campo troppo spesso protagonista di amari epiloghi.
Oggi, dove le ristrettezze di un rettangolo verde esigevano più coraggio per necessarie conclusioni da provare, gli avvezzi locali hanno capitalizzato quanto loro conosciuto; un GS Castelfranco che sa far girar palla, viceversa, necessita di un miglior spirito di adattamento ed il prossimo impegno casalingo contro il Vicus Vitri. sarà condizione necessaria, mentale e di risultato, per riprendere una marcia, oggi arrestatasi per un più-stop, talvolta bisognoso.
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