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Amichevole. GS CASTELFRANCO 2003 – SAN SEBASTIANO: 2-1

CASTELFRANCO 2003: Scancarello (portiere S. Sebastiano), Pagni (Pistolesi), Giglioli (Ciullo), Gragnoli (Babacar), Calò (Fikar), Dell’Amico, Brogi (Zal), Caroti, Vitale, Patti (Kjazimi), Sequi (Sardelli, Kapllani). Allenatore: Chiti Samuel.

Reti: Caroti (Gs) al 28° pt, Fikar (Gs) al 12°st, San Sebastiano al 15° st su calcio di rigore.

Angoli: np.

Castelfranco di Sotto.

Prima uscita, ancorché non ufficiale, per il “nuovo” Gs Castelfranco 2003 targato Chiti Samuel dopo due settimane e mezzo di “preparazione” e reimpostazione di modulo così come lo vede il nuovo tecnico bianco/verde.

Prestazione, nel complesso, positiva di fronte ad una conoscenza consolidata del calcio circondariale: quel San Sebastiano quest’anno sempre battuto in amichevole (1-0 in settembre) e sempre superiore quando erano in palio punti/classifica (0-2 0-1), formazione che, a tre giornate dalla fine, ci ha matematicamente condannato al I° Livello.

Spregiudicato l’atteggiamento tattico disegnato da un Chiti che presenta, quali titolari, chi di più si è allenato negli ultimi 18 giorni per un 3-4-3 bello da vedersi, coraggioso da interpretarsi.
La formazione ospite parte meglio e mette subito in difficoltà il centrocampo locale fino al quarto d’ora di gioco dove la manovra santamariamontese, più fluida e circostanziata, cerca la giusta profondità d’azione mentre la retroguardia castelfranchese tampona, cercando un centrocampo, talvolta in difficoltà e non supportato dall’attacco amico.
Pur vero che la prima nitidissima palla-gol capita sui piedi di un Patti rispolverato attaccante e molto prolifico nelle sedute d’allenamento ma, il calcio di rigore in movimento viene clamorosamente spedito a lato.
Col passare dei minuti, però, la formazione bianco/verde guadagna metri e fiducia mentre il S. Sebastiano, pur presentandosi, spesso, dalle parti di Scancarello (gentilmente offertosi in luogo di Glielmi e Mastrandrea improvvisamente “mancati”), non ottimizza quanto costruito.
Ed ecco che, al 28° del pt, dal cilindro di un Caroti ispirato, esce quanto di più bello possiamo osservare dal vertice dell’area con parabola a scendere ed insaccarsi sotto il set del secondo palo: ci eravamo dimenticati di quanto il buon “Paolino” sa ancora fare.

Secondo tempo con tema a non cambiare in una partita giocata a viso aperto, con grinta e determinazione e qualche alterco di troppo.
La “legione straniera” bianco/verde, e non solo, subentrata nella ripresa, ben impressiona senza far flettere i “titolari di partenza” e, da un’azione in velocità, ecco maturare il raddoppio ad opera di Fikar.
Lo stesso Fikar poco dopo, penetrato in area, subisce il ritorno, probabilmente irregolare, del difensore di turno ma un buon DG non decreta un penalty comminato, viceversa, tre minuti dopo per un fallo di mano nei sedici metri di un Babacar tradito dall’irregolare rimbalzo della palla: il battitore non sbaglia per il 2-1 finale.
Prima del triplice fischio altre palle-gol per i locali con gli ospiti a ribattere quasi colpo su colpo compreso un incrocio dei pali colto da fuori in un contesto di gara, comunque spezzettato per i numerosi cambi e squadre, via via più lunghe.

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