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GSC in borsa: 24.03


BELLAVISTA - GS CASTELFRANCO 2003: 2-0

GS CASTELFRANCO 2003: Glielmi, Mastrandrea (dal 21°st Chiti), Dell’Amico, Gragnoli, Calò, Meini, Caroti, Patti (dal 27°st Farese), Kjazimi, Vitale, Sardelli (dal 13° st Crecchi). A disp. di Mr Profeti A.: Giannattasio R., Giglioli e Iacopini.

Reti: Mango al 3° pt, Nuti al 39°st.

Angoli: 1-1.

Ponticelli.
Credo di non aver mai visto un Meini che rincorre, per circa 60 metri, l’uomo che fugge verso la sguarnita rete bianco/verde per un raddoppio che, impietosi numeri, solidificheranno l’esito di questo campionato. Mi rimarrà impressa negli occhi l’inutile corsa del nostro n° 6, l’ estrema volontà e generosità dell’ultimo baluardo che, dopo una partita impeccabile, deve arrendersi: perché, e ne sono convinto, se l’attaccante avversario avesse, in qualche modo fallito, il buon “Meo”, nonostante il dispendio di oltre 70 minuti di “battaglia” fisico/mentale (ed anche verbale), avrebbe sicuramente trovato la forza per un nuovo recupero palla per l’ennesimo rilancio nella metà campo Bellavista atto a forzare l’ assalto finale.
E’ questa l’immagine serale del Gs Castelfranco: grazie ragazzi, una partita orgogliosa, niente da invidiare all’imbattuta e capolista squadra santamariamontese dove nessuno ha visto i due livelli di differenza che, l’amara verità, recita attualmente.
Avevo un groppo in gola a fine partita: una rabbia indescrivibile per l’immeritata sconfitta che dà un colpo di spugna, teorico, ad una classifica che tante volte è stata giustificata da pessime prestazioni. Ma vedere e sentire che tanti ragazzi, appena docciati, hanno chiesto quando presentarsi per il successivo impegno d’allenamento mi ha fatto capire cos’è il Gs Castelfranco 2003!
Purtroppo quello che è stato dimostrato è che il Gs Castelfranco stagione 2012/13 non è, probabilmente, quello visto durante molte partite perché ha ed avrebbe avuto la forza, la tecnica, la capacità, l’unità per non trovarsi in questo ultimo posto. Viceversa, la somma di molti ed altri errori, hanno costretto la truppa bianco/verde a doversi giocare la permanenza in Promozione proprio contro la prima della classe e, forse troppo tardi, nello scontro diretto di sabato prossimo: spiagge, sicuramente lontane, da non abbandonare, come dice un’inesauribile Calò.

Mr Profeti può disporre, questa sera, di una rosa praticamente al completo: ancora fermo Pagni in attesa dell’uscita del B.U. che ne confermerà la squalifica (oramai già scontata), Brogi e Banti non sono ancora al meglio mentre Tomei e Bachini sono ancora alle prese con una regolarità di presenze utili a loro ed alla squadra; anche Pistolesi non può essere schierato per una formazione, comunque, forte di 17 presenze mentre, sul fronte opposto, il Bellavista presenta un organico forse più ridotto ma, soprattutto, la voglia di dimenticare, da subito, l’unica sconfitta stagionale patita nella prestigiosa finale di Coppa di Lega di appena tra giorni prima.
Il tecnico castelfranchese, snocciolato l’undici di partenza, spalanca le porte degli spogliatoi urlando la propria rabbia agonistica stile “rimembris Fauglia”: Meini centrale di difesa, Dell’Amico e Mastrandrea in marcatura con l’aggiunta di un Calò attento, all’occorrenza, a dar subito manforte al centrocampo amico dove se Gragnoli e Patti sono accentrati, Sardelli e Caroti saranno i laterali; Vitale e Kjazimi in attacco.
Locali, in tenuta nero/verde, a presentarsi con molte conoscenze paesane in un derby nel derby, a dare, in questo testa/coda, ulteriori motivi di interesse.
Calcio d’inizio per la formazione ospite ma primo angolo a favore del Bellavista la cui esecuzione non impensierisce la retroguardia castelfranchese.
Si percepisce già il tema dell’incontro con i padroni di casa a prediligere le ficcanti penetrazioni per gli avanti dove, se Meini deve subito tamponare Mango, Gragnoli sradica bene una palla al portatore avversario con rilancio verso Kjazimi.
E’ insistita l’azione della punta bianco/verde che perde, inevitabilmente la sfera, con immediato rilancio locale verso Mango: il n° 9 del Bellavista è già diversi metri oltre Meini a rappresentare, in quel momento, l’ultimo difensore. Dalle immagini la dinamica non è chiara: se non fosse che conoscessimo le doti di velocista dell’ ex-“giessino” avremmo ragione di credere che lo stesso partisse da posizione irregolare.
Meini recupera e riesce a toccare la sfera allungando la traiettoria al controllo di Mango: purtroppo, l’inspiegabile uscita di Glielmi, senza avvertirne il preavviso fonico, lascia sguarnita la porta bianco/verde e l’attaccante santamariamontese, pur di spalle, piazza il pallonetto su Meini in inutile recupero. 1-0 Bellavista.
Appena 180 sono i secondi trascorsi dal fischio d’inizio e la psicologia d’impresa castelfranchese pare già vanificata affacciandosi, di fatto, lo spettro goleada.
Le squadre, viceversa, sembrano subito rispettarsi senza che nessuna delle due riesca a prendere il sopravvento ma, anzi, sarà il Gs Castelfranco, al 7°, a presentarsi dalle parti di Fontana quando Sardelli, cambiato gioco sulla destra, metterà in movimento l’avanzata di Caroti con successiva verticalizzazione profonda per lo scatto di Vitale anticipato dall’estremo difensore locale.
Un paio di sciabolate dalle retrovie bianco/verdi fanno stizzire Mr Profeti mentre Calò, guadagnata la posizione di centrocampo, esce, palla al piede, in maniera sicura a testimonianza, sua e dei suoi compagni, di una tranquillità che sta costruendo il Gs Castelfranco.
E’ del Gs Castelfranco l’iniziativa in questi frangenti mentre il Bellavista, se può, parte di rimessa: dagli spalti qualcuno si sta chiedendo chi delle due contendenti è l’imbattuta zonale!
Buono il lavoro di ogni effettivo bianco/verde, sia in fase di copertura che di impostazione: quella maledetta distrazione iniziale, per ora, pesa oltre misura.
Mr Nuti, costantemente in piedi, predica, al momento, nel buio di una squadra, la propria, che si riconosce per l’immediato scarico della palla, sicuramente grazie alle proprie doti e capacità di impostazione ma anche per liberarsi da un pressing castelfranchese, pressoché immediato.
Occorre attendere il 13° per assistere ad una ciabattata da fuori del Bellavista che non impensierisce l’appostato Glielmi mentre, quel che per ora manca, è la velocità della coppia d’attacco bianco/verde, spesso anticipata dalla schierata difesa locale.
Sale piano piano la manovra del Bellavista, con buon giro-palla sulla ¾ d’attacco che sfocia, al 19°, con invitante verticalizzazione per Mango che, in spaccata, arriva in ritardo, ed al 23°, azione insistita locale di avvicinamento senza che nessuno trovi tempi e spazi di finalizzazione non senza aver assistito, nell’intertempo, alla parata, in elevazione su due tempi, di uno Glielmi a raccogliere un calcio piazzato proveniente dalla sinistra di difesa.
Il Bellavista ha riequilibrato le sorti del match con un altro affondo di corsia ben controllato dalla difesa castelfranchese mentre sale il proficuo lavoro del centrocampo bianco/verde dove un “silenzioso” Calò tesse trame di raccordo.
Al 30° fallo di mani dal limite dei sedici metri del Bellavista: da favorevole posizione centrale Caroti esegue l’altissimo tentativo. Quest’anno ci son mancate anche queste.
Il Gs Castelfranco conclude in avanti la frazione, non meritando, assolutamente, il misurato svantaggio: azione personale di Kjazimi, fermato irregolarmente. Gragnoli lifta una prelibata palla proprio in direzione del secondo palo dove Calò, in ottima scelta di tempo, tenta l’improbabile soluzione coi piedi in luogo della più efficace e necessaria “craniata”.

Secondo tempo con Mr Nuti a lasciare in panchina Mango per Scarlatti e Gs Castelfranco subito a manovrare con Gragnoli ad innescare Vitale anticipato dall’uscita di Fontana.
Lodevole il lavoro degli esterni castelfranchesi: un concentrato Sardelli copre bene tutto l’out mentre Caroti, abituato ad altre situazioni, si sacrifica notevolmente, sia in fase di copertura che in quella di suggerimento.
Azione nello stretto Caroti-Gragnoli-Kjazimi in zona d’attacco culminata, al 4°, dal laterale del n°10 ospite con servizio ancora per Kjazimi bravo a girarsi ed a sparare a rete con traiettoria della palla ad attraversare lo specchio avversario.
La descritta azione anticipa, d’un minuto, il tentativo ancora di Caroti con palla ancora alta: è allora che Mr Nuti decide la seconda sostituzione con Trozzo a rilevare Diciotti.
La partita è bella, intensa, equilibrata, pulita: un vero incontro degno di una finale per posti importanti … purtroppo non è così.
Spettacolare sforbiciata di un santamariamontese in piena area castelfranchese, bello nel gesto, inefficace nell’esito (me ne scuso per non poterlo citare ma le immagini sono molto sfocate) mentre si mette in evidenza Scarlatti, prima per un velleitario tentativo in corsa da fuori, poi per un netto fuorigioco ravvisato da un sufficiente DG (conduzione equilibrata, manca un po’ di vicinanza all’azione).
Noie muscolari fanno uscire dalla competizione un buon Sardelli con Mr Profeti che getta nella mischia Crecchi nel suo preferito ruolo di centrale con Patti spostato nella posizione di chi andrà a farsi la doccia.
Bellavista a sfondare dalla sinistra in un paio di occasioni, prima con cross al centro intercettato dal compagno ma la conclusione al volo è smisurata, poi eccoti Masucci, troppo solo, a costringere Glielmi ad uscire addirittura fuori dalla propria area, in zona decentrata, con tocco galeotto dell’estremo difensore ospite che gli costerà il giallo di rito. La punizione eseguita rimane un mistero tra schema cercato o liscio trovato.
L’incredibile teatrino di Gonnelli (dalle immagini pare lui) ingannano il DG che concede il vantaggio della punizione in luogo della sacrosanta simulazione mentre, il rinvio di Glielmi viene ottimamente addomesticato da Kjazimi che d’esterno destro, pur di spalle, mette in movimento lo scatto di Vitale che, d’anticipo sull’uomo, lascia partire un terra-aria sul quale nulla avrebbe potuto Fontana, ma la sfera sfiora il montante.
Retropassaggio con brivido di Calò mentre sale l’energia castelfranchese, rischiando il fianco al contropiede locale, ma la forza d’incitamento che parte da Mr Profeti dà la giusta carica che, di contro, Mr Nuti, sta osservando pur senza guardando.
Mastrandrea si tocca la coscia, il DG il taschino dal quale esce il “rosso”: Trozzo, subito, a suo parere, un fallo non sanzionato, inveisce contro la giacchetta nera che lo fa accomodare negli spogliatoi. Adesso Mr Nuti non guarda più: riflette con preoccupazione.
Chiti per Mastrandrea, con assetto “giessino” a passare ad uno spregiudicato 3-4-3, spesso a trasformarsi in uno 2-5-3: gioca palla a terra la formazione castelfranchese, che adesso ha trovato anche un Crecchi che, dopo i primi impacci, ha preso padronanza della zona e sta contribuendo alla pressione ospite.
Dentro anche Farese per un grande Patti, probabilmente adesso stanco: Gs Castelfranco a trazione anteriore ed imbottita di attaccanti che non può non esporsi al contropiede locale, contropiede che, al 28°, sembra chiudere il conto.
Bianco/verdi in attacco, azione di rimessa portata avanti da Masucci a servire il compagno che si presenta solo davanti Glielmi, grandioso a star in piedi ed a respingere miracolosamente.
Ci siamo, forse il sermone del calcio reciterà la sua frase: le squadre si allungano, la tensione sale, le voci anche. Gragnoli, col passare dei minuti, cresce sempre più, addirittura presentandosi col sinistro a concludere di poco fuori.
Il Gs Castelfranco forza i tempi, il Bellavista cerca il contropiede: Dell’Amico e Vitale concludono più con la forza della disperazione che con la lucidità che ci vorrebbe, ma è chiedere l’impossibile.
E’ esagitato Profeti, non sta più nella pelle: questo risultato non va proprio giù, mentre il generosissimo Farese cerca di dare il dispiacere al fratello presidente avversario. Percussione sulla sinistra, angolo ottenuto, ultimo dei quattro minuti di recupero.
Crecchi scodella, in area appare anche la maglia azzurra di Glielmi il quale si avventa sulla parabola. Mischia, un rimpallo, esce dai sedici metri un giocatore locale che sparacchia verso Nuti che, senza trovare nessun opposizione, deposita il più facile dei gol: 2-0.
Il triplice fischio arriva sulla battuta d’inizio castelfranchese: tanta stanchezza e delusione ma la consapevolezza che questa squadra potrà dare ancora. Se non oggi, sicuramente domani!!!


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