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GS CASTELFRANCO 2003 - POL. LE VIGNE: 0-1

GS CASTELFRANCO 2003: Glielmi, Mastrandrea (dal 31°st Farese), Dell’Amico, Gragnoli, Calò (dal 21°st Pistolesi), Meini, Giglioli (dal 1°st Caroti), Patti (dal 28°st Chiti), Kjazimi, Crecchi, Banti (dal 1°st Vitale). A disp. Mr Profeti A.: Iacopini e Giannattasio R.

Rete: Scarficcia al 30° pt.

Angoli: 3-5.

Castelfranco “Matteoli”.

Le premesse c’erano tutte, nell’aria si respirava profumo di risultato: allenamenti molto partecipati, due risultati con altrettanti pareggi a coronamento di due partite ben disputate, l’inizio delle consultazioni che, senza nulla togliere al Bersani incaricato, porterà, nell’arco delle prossime settimane a designare, dei tre candidati, l’assegnazione della panchina “giessina” per la stagione 2013/14. Un San Sebastiano che, precedendoci in classifica di “soli” tre punti, pare attraversare, oltre che una crisi da risultati, anche una crisi interna che ne potrebbe ulteriormente rallentare il passo e consentire l’incredibile aggancio play-out. Insomma, se la meteorologia dice che la primavera è iniziata (anche se son previste ancora piogge), quanto premesso suggerisce che oggi, Le Vigne, non possono e non debbano essere d’intralcio alla “rinascita” castelfranchese.
Niente affatto: la compagine butese si conferma ancora una volta vera e propria bestia nera (mai vinto, sul campo, contro la storica formazione rosso/nera) e, se pur presentandosi col viatico di quell’ 8-0 rifilato sette giorni fa ad un derelitto Montecalvoli, il risultato odierno, pur di misura, è la sintesi di un gioco locale “lancia e spera” e di una prestazione ospite “corri e lotta”.

Mr Profeti, oggi, non si lamenta delle assenze avendo a disposizione una buona rosa: dopo la scontata squalifica, eccoti rientrare Vitale mentre, dopo la prolungata assenza, anche Caroti ritorna alla corte bianco/verde, anche oggi, su insistenza presidenziale, ad indossare la scaramantica muta rosso/verde. Certo i due, dalle conosciute doti, non trovano spazio nell’undici di partenza dove, il tecnico castelfranchese, da fiducia al plotone che, la scorsa settimana nel secondo tempo, ha ben interpretato la trasferta pontederese. Quindi difesa registrata da Meini coadiuvata da Dell’Amico e Mastrandrea con le fasce presidiate da Giglioli a destra e Banti a sinistra. Centrocampo infoltito con Calò a qualche passo addietro rispetto a Gragnoli e Patti – l’unica novità sostanziale – mentre Crecchi è ancora confermato quale ispiratore delle ripartenze locali a servire Kjazimi, al debutto da titolare.
Un Bachini in cerca d’identità di ruolo ed un Pagni a scontare l’ennesima squalifica (la terza) sono fuori ad osservare i compagni mentre, se Brogi preferisce la canna alla palla, Sardelli, Giannattasio M. e Tomei sono in altre faccende affaccendati.

Agli ordini del DG Guidi inizia la contesa sotto un cielo che, dal sereno mattutino, si imbroncia di un plumbeo autunnale e, nei primi tre minuti, quanto descritto in premessa sembra trovare conferma sul rettangolo di gioco: dopo ben tre partite con 19 angoli subiti senza averne calciato uno, uno scatenato Kjazimi mette subito sotto scatto la difesa ospite con due folate a conquistare altrettanti corner con l’intermezzo di Dell’Amico a salire per colpire ma trovando l’opposizione di un difensore per un parziale di tiri dalla bandierina che, dopo appena 180 secondi, recita già un 3-0. Bene, o meglio dire, benino se l’incaricato Crecchi, sicuramente non stanco e dai sicuri piedi non effettuasse due battute da dimenticare.
Primo intervento di Glielmi a sparare altissima una palla ad entrare quasi in orbita sulla cui ricaduta Gragnoli e Giglioli si ostacolano vicendevolmente e rilancio locale verso il solitario Kjazimi che “torella” contro tre avversari mentre, i compagni castelfranchesi, sono, rispetto alla punta amica, a circa dieci metri, troppo distanti per dare efficacia al tentato pressing.
Niccolai è il primo dei ventidue a cercare la porta con un tiro da calcio piazzato dalla ¾ d’attacco ma la palla è in “villa Pro” (sicuramente si farà sentire l’assenza di dirigente Cozza che, dopo la scomparsa della cara congiunta, ha allentato la propria collaborazione con la compagine castelfranchese) cui segue un maldestro rinvio di Glielmi che mette subito in apprensione Mr Profeti.
Dopo la sfuriata iniziale, sembrano già calmate le velleità castelfranchesi, anche per merito di un avversario che, capita l’irruenza locale, si è ben sistemato in campo bloccando, con efficacia, le ripartenze rosso/verdi.
E’ errato il passaggio di Gragnoli per Crecchi a favorire il break rosso/nero con Niccolai che, verticalizzato sull’out di sinistra per Valentini ha buon gioco per il cross rasoterra in piena area dove Glielmi si complica incredibilmente la vita con un tuffo inefficace ed incomprensibile su una palla visivamente morta ma che, per effetto del ciccato intervento, terminerebbe in rete se Dell’Amico, in due tempi, non spazzasse il pericolo dall’accorrente Scarficcia.
Scocca il 10° e ci prova, dalla ¾ e sempre da calcio piazzato, Filippi, ma trova l’interposizione di qualche rosso/verde coi locali che, al 13°, si creano una buona occasione con Patti in sfondamento centrale ed intelligente apertura a destra per Kjazimi in elegante controllo a seguire col sinistro e tiro ad incrociare, poco potente, di destro, per la necessaria respinta a terra di Bianchi.
Banti si fa vedere a destra ad indurre in errore Guarcello con cross inefficace direttamente su Bianchi ma, un attimo dopo, si addormenta su Valentini lasciandolo perfettamente libero, in zona tiro, pur decentrato, con tentativo a terminare alto.
15° e punizione di Crecchi dal vertice sinistro d’area con difesa butese attenta a liberare mentre, nel minuto successivo, punizione comminata per spinta da tergo di Dell’Amico e calcio piazzato, posizione centrale, eseguito da Filippi a chiamare Glielmi al tocco sopra la traversa per il primo tiro dalla bandierina per Le Vigne.
Mentre Meini, in fase difensiva, pensa bene di colpire col rinvio l’arrembante Niccolai, per poco a non beffare la retroguardia castelfranchese, da una rimessa laterale in zona d’attacco di Pioli, la respinta del n°6 locale favorisce l’appostato Valentini che, senza pensarci su, spara dal limite con rasoiata a balzare innanzi a Glielmi in tuffo che, provvidenzialmente, devia in corner, replicato pochi secondi dopo per il pareggio del conto degli angoli già al 22°.
Sono fasi di disorientamento rosso/verde: il centrocampo non contrasta i dirimpettai avversari e consentono discese nemiche su ambo i fronti con la difesa locale intenta solo e soltanto a spazzare mentre l’isolatissimo Kjazimi là in avanti chiede manforte ma, stretto nella morsa di tre difensori, crearsi occasioni diventa impresa ciclopica.
Crecchi cerca Kjazimi ma trova il centrale di difesa Barzacchini che ringrazia appoggiando su Scarficcia sceso a conquistare la sfera portando fuori zona un Mastrandrea che costringerà Patti alla copertura ed al fallo tattico all’altezza del cerchio del centrocampo per la prima ammonizione in una partita, alla fine, dimostratasi corretta.
Appare più evidente la ricerca del gioco largo de Le Vigne mentre il Gs Castelfranco, appurate le troppe palle sparacchiate in avanti, annaspa anche sui tentativi di geometrie a terra spesso a cozzare con avversari sempre alle costole mentre troppo poco sono cercate le corsie laterali, così come poco in evidenza è chi le calca.
Gragnoli, al 27° “telefona” a Bianchi cui segue una serie di passaggi e punizioni inconcludenti castelfranchesi che consentiranno, al 30°, la rimessa laterale in zona d’attacco del solito Pioli. E’ lunga la gittata, direttamente in piena area dove la sfera, da nessuno intercettata, rimbalza fino ai piedi di Scarficcia, bravo a portarsi avanti la palla col destro, eludendo la guardia di Mastrandrea, e scaricando un potente sinistro proprio sotto la traversa, rendendo inutile il tentativo di opposizione di uno Glielmi scartato in avanti a chiudere lo specchio.
Pesante la rete subita dal Gs Castelfranco in questa fase finale di frazione, meritata per Le Vigne a coronamento di un miglior vigore calcistico, copertura del campo e ricerca di gioco.
Sarebbe necessario l’immediato pareggio locale prima dell’intervallo ma il lancio in zona rosso/nera di Gragnoli la dicono tutta sulla lucidità ”giessina” cui non si fa attendere l’ovvia e scontata “incazzatura profetiana”.
Panchina Gs Castelfranco in movimento e frazione che si trascina al termine con gli ospiti a chiudere, comunque, in avanti.

Ripresa senza novità per Le Vigne mentre Mr Profeti sostituisce i cursori esterni Banti e Giglioli rispettivamente con Caroti e Vitale, quest’ultimo spostato in coppia con Kjazimi mentre, l’arretramento di Crecchi decentra Patti.
Vitale viene subito cercato con un paio di lanci difficili da controllare e facile da intercedere ed al 2° occasione raddoppio Le Vigne: laterale in zona d’attacco, fronte sinistro, eseguito da Filippi. Il servizio, in piena area, è per Niccolai che salta Calò ed anticipa Meini con conclusione ravvicinata sulla quale è bravo Glielmi a smanacciare in angolo, la cui esecuzione niente porterà.
Primo cambio nelle file anche degli ospiti con la sostituzione dell’estremo difensore Bianchi col “secondo” Belli: agli occhi di chi scrive non sembrano ci siano motivi fisici a giustificare la sostituzione ma non sfugge, certo, che chi entra, indossa un n° 12, assolutamente inesistente nelle note consegnate ad inizio gara. Ricorso? Premesso che non servirebbe certo ad invalidare la partita sarebbe bene finirla con questi continui errori che, ancorché in buona fede, dimostra quanto sia facile poter eludere ogni tipo di controllo sul far giocare atleti non abilitati a scendere sul rettangolo di gioco.
Al 5° si vede anche Caroti con sciabolata nei sedici metri a cercare Kjazimi e Vitale ma il neoentrato Belli ha vita facile dimostrando, un attimo dopo, l’incredibile calciata di rinvio a giungere, senza problemi, sulla ¾ di difesa locale.
Il neoentrato Caroti, schierato inizialmente sulla corsia di sinistra, è subito oggetto di attenzioni da parte di Pioli che, toccatolo duro all’altezza di centrocampo, va a rimediare il giusto “giallo”: al di là dell’episodio, eccoti il classico esempio dell’avversario che, visto il nuovo dotato di piedi discreti, decide di far sentire il classico tacchetto.
L’inizio della ripresa, comunque, vede fasi di gioco alquanto improvvisate e tutte incentrate su calci piazzati salvo l’assolo di Scarficcia che, saltato Mastrandrea, piroetta verso l’area avversaria con tiro sporco ben controllato da Glielmi a chiamare fuori una palla non poi così distante dal montante destro dell’estremo rosso/verde.
Vitale richiama l’attenzione di Caroti che con la propria lunga sventagliata lo serve al limite dell’area con l’attaccante locale a difendersi dal ringhio del difensore ed a rovesciare l’alto campanile sul quale Kjazimi poco può rispetto all’uscita in presa alta di Belli: è questa la trama castelfranchese che non sa e non prova a salire coinvolgendo le fasce per dare alle manovra più profondità e regolarità d’azione. Ma quanto è più difficile, per gli attaccanti, dover proteggere palla a piovere da dietro per cercare o di saltare l’uomo (utopistico) od appoggiare dietro (a chi?)?
Finalmente, Vitale, conquista un calcio piazzato dal fronte destro d’attacco con Crecchi a scodellare in area dove, in prima battuta, nessuno intercetta la traiettoria, comunque ritrovata un attimo dopo, dallo stesso Vitale con tentativo da posizione molto decentrata e respinta da un difensore appostato a pochi metri dalla linea di porta, con Belli, comunque, in traiettoria.
La partita non decolla: un Crecchi ammonito precede il secondo cambio per la formazione di Mr Giuntoli col match che continua a vivere di una miriade di punizioni, palle a terminare in out, confusione generale.
Bravo Valentini a destreggiarsi tra gambe rosso/verdi ed a lanciare il neoentrato Barbato anticipato da Glielmi ed ancora Scarficcia alla conclusione a giro direttamente tra le braccia dell’estremo difensore castelfranchese.
Al 21° Profeti forza ancora: fuori un sempre positivo Calò che cede la posizione centrale avanzata a Caroti ed il posto a Pistolesi e, finalmente, azione corale degna di buona nota con la formazione rosso/verde a salire, dalla ¾ di difesa, con ben cinque passaggi utili consecutivi e la conquista, da parte di Kjazimi, della giusta punizione dal vertice corto d’area sinistro.
L’esecuzione di Crecchi è calciata in area e, dopo un flipper “bipartizan”, l’esemplare coordinazione di Pistolesi consente al proprio collo destro di battere a rete, al volo, una spettacolare palla a sfiorare l’incrocio per il pareggio veramente sfiorato.
E’ subito entrato in partita il buon “Pisto” con la rediviva fascia sinistra mentre, il lato opposto soffre un Patti a spegnersi pian piano mentre Vitale, nell’insistenza di un dribbling, perde ancora palla anziché cercare il necessario e più semplice appoggio dietro.
Dell’Amico spazza la propria zona a trovare Kjazimi fermato in fuorigioco ed un paio di minuti dopo l’irruenza del centrale locale fa scaldare gli animi ospiti per il proprio intervento in piena area, sicuramente sulla palla, ma deciso, sul lanciato Niccolai servito da Scarficcia.
Il cronometro scorre inesorabile, la deleteria sconfitta odierna si fa sempre più certezza: Mastrandrea sale palla al piede a servire Caroti che, cerca l’appoggio ma trova l’avversario pronto a soffiar palla. Inutile, i butesi sono sicuramente più tonici e grintosi nel voler preservare la maturanda posta piena.
Il n°10 rosso/verde, allora, persa un ulteriore sfida con un avversario, si guadagna una generosa punizione non distante dai sedici metri della porta difesa da Belli con calciata troppo centrale per impensierire il portiere de Le Vigne.
Vitale guadagna il fondo dalla sinistra con cross su Belli mentre Profeti getta nella mischia il tutto per tutto: Chiti prima, Farese poi per Patti e Mastrandrea, con assetto tattico a passare a tre punte non senza preoccupare Mr Giuntoli subito a chiamare i giusti accorgimenti.
Gragnoli (o chi per lui), lancio lungo e gli avversari ringraziano; Vitale, protezione insistita, palla persa e gli avversari ringraziano ancora. E’ questo il Gs Castelfranco odierno che sente la pressione dei minuti che corrono, della classifica che non perdona, dell’ulteriore amarezza maturanda.
Guizzo di Barbato a saltare Meini in area ma non il recupero di Dell’Amico per l’ultimo angolo della partita a favore degli ospiti in attesa spasmodica dello scoccare del 5° di recupero dove più niente succederà se non evidenziare che negli ultimi minuti sembravano Le Vigne la squadra che doveva recuperare lo svantaggio.

Il lungo conciliabolo di fine partita, fuori dagli spogliatoi, la dicono tutta sulla situazione attuale dove la ricerca del perché non è così lontano come sembra: la squadra merita questa posizione di classifica dove, se i forti limiti tecnici lo sono il motivo principale, anche una tenuta fisica veramente debole ingigantiscono i fattori negativi evidenziati.
Adesso diventa addirittura quasi ininfluente quanto il San Sebastiano combinerà contro il forte CFAI: il rischio di retrocessione diretta in accoppiata è, adesso, un’ulteriore fonte di pericolo mentre, dopo l’ennesimo risultato negativo (il 16° consecutivo) la pagine n° 23 del giornalino di quest’anno verrà amaramente aggiornato; e con esso, anche la sezione, stessa pagina, reti subite.

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