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GSC in borsa: 24.03


(Stag. 2018/19 - XIV^ Gior.) - POL. CASTELFRANCO DI SOTTO - GS CASTELFRANCO 2003: 2-0

GS CASTELFRANCO 2003: Rosi, Ambrosone V. (dal 19° Macchiaroli), Ciampini, Calò F.(dal 53° Simoncini), Meini, Montanelli (k), Forgione, Scarselli (dal 61° Seller), Venezia, Croccia (dal 59° Banti), Ambrosone F. A disp. di Mr Papini/Ferradini: Scancarello, Calò S. e Mosca.


Reti: Vela al 3°, Soumare al 70°+6.

Angoli: 2-6

Note: recuperi 2 e 6. Ammoniti: Farruku, Gonnella e Soumare (Pol); Meini e Macchiaroli (GS).


Castelfranco di Sotto “Sussidiario” - sabato 05.01.2019

Parte male il 17emo anno solare bianco/verde, inizia con una sconfitta l’avvio del girone di ritorno di un Torneo bisognoso del cambio passo.
Bella la sensazione della vigilia per una campanilistica rivalità finalmente a ritrovare il proprio territorio nonché la giusta collocazione temporale degli amatori che furono; ingiusto il parziale dei primi 35 minuti per uno svantaggio “solo” numerico ma non certo nella sostanza. Veramente amaro l’epilogo quando, al clamoroso palo del 63° colpito dal pimpante Ambrosone F., diventa definitiva sostanza il raddoppio del danzante Soumare che, a porta sguarnita per un Rosi in cerca di fortuna, fissa sul doppio vantaggio una strapaesana dal diverso auspicio e dalle positive attese.

Il “Castel-Franco, Castel-Franco, eh, eh” arriva, forte, al di là della porte sbagliata; i musi lunghi in uno spogliatoio buio di animo e di luce, riecheggiano forte per l’ennesimo derby toppato (sei incroci con quattro pareggi e due sconfitte) dove, a questo punto, dispiace dirlo, la gelata trasferta che ci aspetta nel recupero di Latignano, diventa vera e propria linea maginot tra ritentare il salto verso sfuggenti play-off oppure ritrovarsi in amari destini di play/out assolutamente inimmaginati.
La Befana porta carbone e questioni ancora irrisolte: la tanta volontà e sacrificio di gelidi allenamenti sicuramente partecipati, si scontra con le amare verità di troppi match dalle avare soddisfazioni.

Pronti, via e il derby castelfranchese si colora immediatamente di giallo/blu: punizione lato corto sinistro d’attacco “giessino” ribattuta della retroguardia locale con palla addomesticata dallo snello Soumare che, dolcemente contrastato da zonali avversari, trova il taglio di Vela che, col vento in poppa, taglia la difesa dei ragazzi di Mr Papini e deposita alle spalle dell’incolpevole Rosi in uscita. 1-0.
Solo tre i giri di lancette trascorsi, altri tre per trovare il GS CASTELFRANCO all’occasionissima per riequilibrare le sorti: buon lavoro di Venezia sull’entrata di destra dei sedici metri, tocco centrale per lo smarcato Croccia che dimentica l’insolito cecchino che è in lui ed il tergiversare per il tocco a rete trova l’opposizione della difesa in blu. Ambrosone F., appostato al limite, non trova fortune con chiusura a lato.
Seguendo pedissequamente la tabellina del tre, la brutta caduta del fratello Vincenzo al 9°, aggiunge dolori alla spalla del laterale mentre soffia adrenalina su un Macchiaroli a scaldarsi per il preventivato e necessario cambio.
Rryta telefona a Rosi, Soumare sprinta sulla tre/quarti bianco/verde: la Pol Castelfranco agisce di rimessa e con sfuriate talvolta improvvisate mentre il GS CASTELFRANCO, assorbito lo svantaggio, cresce in costruzione, ariosità di gioco e penetrazione.
Il DG stoppa Croccia ad addomesticare un velenoso campanilaccio di Ciampini mentre, dopo l’amnesia difensiva giessina per un Kajushi F. troppo solo, il GS CASTELFRANCO inizia veramente a spingere grazie anche alla profondità che i laterali, finalmente, riescono ad imprimere.
Al 22° traiettoria pericolosa in area locale proveniente dalla destra, con Sene a sporcare per la conclusione alta del neoentrato Macchiaroli mentre, al 25°, ancora Sene protagonista a smanacciare la sventola di Ambrosone F. scoccata dal limite destinata a spegnersi sotto la traversa.
La pressione bianco/verde si concretizza nella battuta di tre angoli in successione, la conclusione out di Croccia e la sciabolata di Venezia servito da Ambrosone F. con traiettoria di poco alta.
Il break della Pol Castelfranco è nell’arduo tentativo di una forzata rovesciata di Kajushi F. a spegnersi a lato poi, tra il 34° ed il 36°, doppio tentativo di Scarselli e muratura su Macchiaroli a favorire la piazzata di Ciampini malamente svirgolata.

La ripresa inizia con un brivido per Montanelli & C. quando, il neoentrato Mokhevishvili, rievoca l’azione tagliata del vantaggio amico ma, il n° 6 locale, non trova il pertugio vincente sull’uscita di Rosi ed il GS CASTELFRANCO ringrazia.
Sene attento sulla botta centrale dal limite di Ambrosone F. mentre, dopo i primi minuti della ripresa, da notare una Pol Castelfranco più alta, aggressiva ed attenta in luogo di un GS CASTELFRANCO apparentemente più stanco.
Ne escono un altro paio di azioni di rimessa locali taglienti, non concretizzate, ma dal sibilo di una sirena per un Ulisse a distrarsi dalla nave amica.
Al 49° azione di sfondamento giessina con Sene a sbrogliare in presa bassa mentre, dopo il primo angolo locale, Sall cerca fortuna su un attento Rosi.
Il match, comunque, ha perso buona parte della fluidità del primo tempo: complice le prime sostituzioni ad ingrippare meccanismi oliati ma anche un GS CASTELFRANCO, protagonista nella seconda metà della prima frazione, adesso imbrigliato nel gioco e nelle idee da una Pol Castelfranco a trovare i giusti rimedi.
L’ottimo Ambrosone F., al 63°, fa balzare in piedi l’intera panchina amica quando, dal vertice destro dell’area avversaria, trova velocità, parabola e misura per una piazzata girata ad eludere il tuffo di Sene ma non il palo salvatore di locali in scongiuro.
Nel finale, un angolo per parte, decreteranno, il termine regolare delle ostilità: sarà proprio dalla calciata di quest’ ultimo, a favore dei bianco/verdi, che si chiuderà l’odierna disfida. La solita supremazia difensiva locale ed il piè veloce di un Soumare a sportellare con Meini, metteranno il ragazzo di colore nelle condizioni di indirizzare il lungo tracciante verso la sguarnita porta di un GS CASTELFRANCO oramai caduto.
Nel finale, rimangono i dubbio di un angolo calciato da un’attaccante solitamente a doversi gettare nel groviglio d’area così come quale ultimo difensore a rimanere l’alto, robusto e bravo colpitore di testa in luogo del più veloce e funambolico terzino, viceversa sganciatosi in cerca di gloria.
Sicuramente l’epilogo sarebbe stato identico: ma dobbiamo imparare ancor di più che le pedine debbano essere allineate a dovere, in ogni minuto ed in ogni centimetro di campo affinché cercare di sopperire, nel miglior modo possibile, agli inevitabili errori che, per altra natura, accompagna il mondo amatoriale.
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