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GSC in borsa: 24.03


C. PANNOCCHIA - GS CASTELFRANCO 2003: 1-1

GS CASTELFRANCO 2003: Glielmi, Forgione, Fatticcioni, Scarselli (dal 67° Alassane), Montanelli (cap.), Fancelli, Ambrosone F. (dal 36° Croccia), Calò F., Calò M. (dal 66° Presenti), Caroti (dal 52° Ciampini), Venezia. A disp. di Mr Papini: Scancarello, Ghidoni e Meini.

Reti: Montanelli (GS) al 38°, Puccini (Pa) 47°.

Angoli: 1-5.

Note: recuperi 0 e 3 minuti. Ammoniti: ______ e _______ (Pa); Fatticcioni, Fancelli, Forgione e Calò F (GS).


Ponte a Egola.

“…Partita vivace, ieri sera, al “Leporaja di Ponte a Egola”, contro un Gs Castelfranco di valore. Rete ospite in avvio di ripresa, pareggio interno dopo neppure dieci minuti.
Tanta corsa e voglia di far bene: avanti così!...”

La concisa analisi dalla pagina Facebook della Società Pannocchia – sopra trascritta -, mi trova d’accordo su quanto visto nell’anticipo serale della II^ giornata.
Giovane, dinamica e briosa la formazione pontaegolese: il piglio d’avvio è sicuramente frutto di un ego interiore che, maturato dalla promozione nella categoria superiore, è stato confermato da un buon pre-campionato ed un debutto scoppiettante.
Osservato speciale bomber Vallini, quattro reti al debutto in quel di Fornacette, ed ex “giessino”: il veloce Forgione è il giusto antidoto alla saetta locale che, però, per buoni venti minuti d’avvio, è l’unico l’artefice di un paio ancorché imprecise conclusioni e di appuntamenti millimetricamente sfuggiti da cross dalle fasce.
Il GS Castelfranco cerca di rintuzzare la veemenza avversaria: la difesa fa buona guardia ma un centrocampo distante dal tridente amico crea troppi spazi nei quali hanno buon gioco i rossi locali.
Manca il filtro biancoverde: Scarselli e Calò F., nonostante sacrificio ed impegno, sono spesso in inferiorità numerica nella zona nevralgica del campo dove un Caroti spesso qualche metro avanti, non dà manforte.
Calò M. fa a sportellate, Ambrosone spinge ma non sfonda, Venezia si porta a giro avversari ma non trova il pertugio vincente: la retroguardia locale è ben rodata e dove non arrivano i difensori, arriva l’estremo difensore locale chiamato, in alcune circostanze, ad anticipare le buone e ficcanti verticalizzazioni bianco/verdi.
Unica conclusione amica nella prima frazione è ad opera di Venezia ma il tiro è sporcato e finisce al lato.

Ripresa che presenta nelle fila bianco/verdi Croccia per Ambrosone a fermarsi per problemi muscolari.
Comincia bene il GS Castelfranco, quasi a rivedere l’ottima ripresa del debutto casalingo di lunedì scorso: prima Caroti taglia in area una palla col Pannocchia in difficoltà di controllo, successivamente Fatticcioni (oggi in campo dal primo minuto dopo il forfait dell’altro Ambrosone), rimette al centro un maldestro campanile sul quale la capocciata di capitan Montanelli è la più lesta e la più efficace di tutto il groviglio andatosi a creare. 1-0 GS Castelfranco e tribune locali ammutolite.
Il Pannocchia si scompone, il GS Castelfranco non riesce ad amministrare: ne vien fuori una partita a calare di bellezza e fluidità complice anche un DG ad alzare la frequenza delle interruzioni di gioco con fischi a ripetizione.
Neppure dieci minuti di solitario primato in classifica che Puccini, dai 25 metri, ristabilisce la parità: è troppo schiacciato un GS Castelfranco timoroso, forse, del successo e la “tiracciata” non irresistibile trova uno Glielmi forse sorpreso, forse ingannato, sicuramente inefficace a smanacciare una palla obiettivamente arrivabile: 1-1.
Le sostituzioni comminate da entrambe i tecnici contribuiscono a rendere ancor più imbrigliato il gioco: occasionissima locale col terzino destro ma la sparata è alta così come un Pannocchia più voglioso di trovare la zampata vincente, costringe il GS Castelfranco a ripartire di rimessa consentendo ai bianco/verdi di vincere la sfida dei corner.
Alla cronaca il tentativo finale, di testa, del neoentrato Ciampini, ma l’arcuata capocciata si spegne alta.

La classifica si muove, un punto in trasferta non si butta mai, il Pannocchia pare formazione dotata: sicuramente vi sono criticità bianco/verdi da sistemare a partire dal saper amministrare un vantaggio – nel momento in cui è stato ottenuto, sicuramente insperato - che solo le squadre mature sanno fare. E questo aspetto dobbiamo assolutamente saperlo conquistare poiché ne abbiamo tutte le capacità.
Due parole per chi, ancora, non ha avuto possibilità di soddisfare le proprie voglie di calcio in questi primi 140 minuti di Campionato: vi ricordo che, davanti a noi, ve ne sono ancora 1.820 di minuti (senza considerare che, per ogni reparto, vi sono dai 3 ai 4 posti disponibili e, quindi, il minutaggio potenziale crescerebbe ancora). Testa bassa, orgoglio, generosità e lavorare: le occasioni arriveranno perché è sempre stato così e sarà sempre così. Perché quando l’occasione arriva, vi ci si infilerà solo chi c’è e non certo chi non c’è più!

Adesso programmazione e testa al prossimo impegno casalingo, contro quella New Team, lo scorso anno, artefice della nostra retrocessione: mi par che basti questo per dettar legge sul nostro terreno!

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