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GSC in borsa: 24.03


FC SANTACROCESE - GS CASTELFRANCO 2003: 1-3

GS CASTELFRANCO 2003: Glielmi, Forgione, Fatticcioni, Calò F., Montanelli, Meini, Calò S. (dal 67° Modou), Caroti (dal 62° Gragnoli), Venezia, Pertici, Ciampini. A disp. di Mr Profeti J.: Scancarello, Mosca, Ambrosone, Ciampi e Pistolesi.


Reti: Venezia (GS) al 19° da calcio di rigore, Mangano (Sa) al 54°, Venezia (GS) al 62°, Pertici (GS) al 71°.

Angoli: 5-3.

Note: recuperi 4’ e 5’. Ammoniti: Colucci e Pardossi (Sa); Calò F. e Gragnoli (GS).



Santa Croce “Buti”

“…E la migliore risposta c'è stata!!! Grande vittoria in trasferta...meritata e sudata!!! Picchiateci sempre più forte, teneteci la testa sotto l'acqua sempre più a fondo...noi ci rialzeremo e le vostre botte saranno la nostra forza!!!!! Grandissimo GS 2003!!!!...”.

Credo sia orgogliosamente giusto partire da quest’affermazione che potrà diventare il credo di questa Squadra.
C’eravamo lasciati in maniera alquanto amareggiata la scorsa settimana dopo l’harakiri interno contro la cenerentola Molinese.
Il dispaccio ufficiale della Lega di giovedì 16 u.s. si abbatte ulteriormente come un macigno sulla nostra bandiera: squalifiche, multe, retrocessioni di punteggio.
Il GS CASTELFRANCO, all’indomani dell’obbrobrio comminatoci, divulga il proprio Comunicato Ufficiale su tutte le pagine web di cui dispone, dal sito, alla pagina Facebook raggiungendo velocemente le oltre 200 letture.
Ed oggi, con una prova d’orgoglio, di cuore ma anche di molta sostanza, di coesione e sacrificio, strapazza una Santacrocese costretta al momentaneo pareggio solo grazie ad una nostra autorete e, per la prima volta negli scontri diretti di confinante derby, cede la posta intera a Meini e compagni.
Così come, alla sua prima, vediamo un Mr Profeti J. a dirigere le pedine disegnate in campo dallo squalificato Mr Castellani che, dalla balaustra della tribuna, la seduta che la scalinata può concedere starà, di lì a poco, troppo stretta.
Lo aveva scritto, lo aveva promesso, chissà in quanti lo avrebbero immaginato: l’eleganza fuori e dentro dal campo la veste l’improvvisato tecnico odierno a presentarsi, sulla panchina bianco/verde, in completo giacca e cravatta.
Credo sia la prima in assoluto in una partita amatoriale: ma la montura è un segno di fine protesta a chi ci punta il dito e ci infama perché “…noi diamo il brutto esempio e sporchiamo la sportività del Campionato …”.
Eh no, cari, non avete capito niente: tante cose, viceversa, avete VOI da imparare…a partire dalla nostra convinta eleganza comportamentale.

Ma veniamo al calcio giocato.
Salvo l’indisponibilità di Scarselli e, oramai, la fuoriuscita di Papini, le convocazioni che tengono a casa Forte, Pirolo e Nocerino indicano che la rosa, praticamente, è al completo.
Purtroppo, tra i diciotto, continuano i problemi muscolari di Ambrosone ed il 4-1-3-2 è l’assetto di partenza di un GS CASTELFRANCO chiamato immediatamente a dimenticare la settimana appena trascorsa.
I locali, di contro, vedono flebile la speranza di accedere a play/off probabilmente spugnati dalla coppia Buti-Pol Castelfranco e, evidentemente, l’annata si realizzerà in una sfida stracittadina contro l’acerrima antagonista Cuoiopelli per un posto là davanti.
Bianco/verdi in prima frazione di battuta e vento a soffiar contrario ma nessuno se ne accorge: murata la botta di Venezia già al 2° cui segue, un paio di minuti dopo, l’occasione per un Fatticioni a non concretizzare.



Ancora bello il GS CASTELFRANCO al 7° in azione d’attacco e dopo il primo angolo dell’incontro a favore dei locali con buona occasione per passare da tiro dalla distanza, il clamorosi mani in area locale rievoca fantasmi mai sopiti.
Il DG di gara si fa perdonare un giro di lancette dopo per un rigore, onestamente, molto generoso quasi a compensare (per il classico doppio errore) la clamorosa negazione di sessanta secondi prima.
Dal dischetto Venezia, con botta convinta, non sbaglia per la prima rete in Campionato dagli undici metri a sfatare la maledizione che ci ha visto, quest’anno, sempre sbagliare la “facile” calciata, anche da parte dello stesso autore del vantaggio (vs Fornacette).
La Santacrocese sparisce letteralmente: tanto contrasto a centrocampo da dove faticano a partire le iniziative delle due formazioni ma è sicuramente la formazione di Mr Profeti J./Castellani ad avere le iniziative, le idee, la grinta, il controllo.
La botta ospite da fuori di chi non ricordo, batte sulla parte inferiore della traversa e rimbalza sul gesso di un Landi sorpreso, fortunato e lesto ad acciuffare la sfera onde evitare lo 0-2.
Pertici chiude le ostilità della prima frazione con tiro centrale a scaldare ancora Landi mentre, gli incomprensibili quattro minuti di recupero, risolvono i primi 35 di gioco.

Nessuna novità nella ripresa salvo una panchina castelfranchese già in movimento ed il doppio angolo ospite dopo l’affondo dei primissimi minuti da parte di Calò F.
Santacrocese a provarci da due corner al 12° e, al quarto d’ora, Mr Micheli getta nella mischia Mbaye con assetto spregiudicato disegnato nel 4-2-4 di venturiana memoria.
Pertici ha l’occasione per il raddoppio mentre, sul fronte opposto, rete annullata ai locali per presunta palla uscita durante l’azione d’attacco: sono forti le proteste dei bianco/rossi ma, per chi scrive, è praticamente impossibile verificare l’accaduto.
Sciabolata lunga dalla tre/quarti di difesa locale: la copertura alta non perfetta di Fatticcioni fa il paio con l’avventata uscita di Glielmi e la spizzata beffarda ed involontaria all’indietro del difensore, ti disegna il capolavoro di autogol per eccellenza.
Il tabellino di sponda Santacrocese ci racconta del tocco di Mangano prima che la sfera entrasse in porta: ci fidiamo di quanto raccontato poiché la difficoltà di valutazione non permette altre considerazioni. 1-1.
Il GS CASTELFRANCO non ci sta: Pertici conclude la propria cavalcata sul fondo e, al 27°, ancora bianco/verdi.
Intelligente punizione bassa battuta da Caroti con movimento fulmineo d’incontro traiettoria di Venezia a baciare con, l’esplosivo sinistro, una palla sparata direttamente alle spalle dell’inutile tuffo di Landi.
Rete bella e di rara fattura: GS ancora avanti per 2-1.
Gragnoli per uno stanco Caroti, Diagne per il claudicante Calò S.: veramente valido l’apporto dei due nuovi entrati che rigenerano ed apportano evidente freschezza e combattimento nella centrale e nevralgica zona del campo.
Non trova assoluti sbocchi la Santacrocese che, inevitabilmente, prima s’innervosisce, e poi presta il fianco all’azione di rimessa dove Gragnoli offre, col contagiri, la palla per il taglio di Pertici e l’apoteosi finale del 3-1.
Venezia sesta rete nelle ultime cinque partite; Pertici terzo centro nelle ultime quattro uscite. Funziona bene il duo d’attacco bianco/verde ma oggi TUTTO ha funzionato bene.

Manca la ciliegina sulla torta di una Pol New Team a smuovere classifica di un punto che ci tiene ancora a -3 con la necessità del sorpasso visto il perdente scontro diretto.
Ma a chi crede che nulla sia cambiato in quanto sempre due sono le partite da recuperare, la matematica è di altro avviso: se prima occorrevano due vittorie a zero per scavalcare i pontederesi, adesso queste possono essere ottenute anche in presenza di due pareggi da parte di chi ci precede.
E non è poco.

Adesso tutti concentrati a sabato 25 marzo: nel giorno dell’arrivo dell’ora legale, Castelfranco chiama Castelfranco.
Le Vigne scendono al “Matteoli” e non possono che uscire dall’amico sabbione con tasche vuote per una cavalcata bianco/verde che, oramai, non deve più fermarsi; di contro, la cugina giallo/azzurra di Mr Morena va a far visita proprio alla New Team dove, le esigenze della prima della classe, non possono certo essere stoppate da Consani & C.
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