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GSC in borsa: 24.03


POL CASTELFRANCO DI SOTTO - GS CASTELFRANCO 2003: 0-0

GS CASTELFRANCO 2003: Glielmi, Pirolo, Meini, Rosi (cap)(dal 6° Gragnoli), Montanelli, Calò F., Fatticcioni, Calò S., Ciampini, Pertici (dal 43° Venezia). Forgione. A disp. Mr Castellani: Forte, Scarselli, Ciampi, Mosca e Scancarello.

Angoli: 6-6.

Note: recuperi 2 e 5 minuti. Ammoniti: Morena J. (Pol); Calò S. e Montanelli (Gs).



Castelfranco “Matteoli”.

Termina a reti bianche il derby di ritorno tra la Pol Castelfranco ed il GS CASTELFRANCO 2003 di Mr Castellani, quest’ultimo alla sua prima stracittadina ufficiale in assoluto.
Trattasi del secondo 0-0 consecutivo, combinazione uscita dalla ruota castelfranchese solo un’altra volta, stagione 2004/05.
Un pareggio che non accontenta nessuno: se la compagine di Mr Morena vede scappare la capolista Buti e dietro a sé rinvenire la coppia Vicus-Fornacette, i bianco/verdi del GS possono solo limare un punticino alla linea maginot della salvezza, rappresentata oggi da quella Pol New Team (distacco a -5) che, una settimana fa, fu salvata al “Matteoli” da un disastroso DG per un paio di rigori clamorosamente non concessi ai nostri colori.
Ma anche oggi, proprio allo scadere, una stanca giacchetta nera (come sua ammissione nel dopo partita) non lo ha reso lucido nel giudicare nettamente da sanzione il crollo del corpo di Mamadou su Ciampini lanciato a rete ma, a questo giro, il successo nel derby sarebbe andato oltre misura rispetto al giusto pareggio per quanto visto sul campo.
Ma i Campionati quel che non ti danno adesso sanno restituirti dopo … anch’io personalmente l’ho sempre pensata così ma, se la “Dea/campeones” decide di applicare quanto appena ricordato, beh, Le voglio ricordare che alla fine del torneo mancano 12 giornate …
Nel frattempo, purtroppo, dopo Brogi della scorsa settimana ti priva, da oggi, anche dello sfortunato Rosi infortunatosi proprio nelle fasi di riscaldamento che va a mandare in subbuglio quanto tatticamente e puntualmente costruito dal concentrato Mr Castellani.

Inusuale difesa a tre forgiata sull’asse Pirolo-Calò F.-Meini protetti, là davanti, proprio da capitan Rosi e coadiuvati, in qualità di cursori di fascia, dalla coppia Fatti-Forgio.
Nel mezzo il duo Calò S.-Montanelli mentre, a tentar di realizzare la fatidica e proverbiale 500^, l’accoppiata Pertici-Ciampini.
In panchina spicca la presenza di un Mosca a festeggiare la propria 100^ presenza con la maglia “giessina”, storico traguardo raggiunto dopo ben 9 stagioni, non consecutive, a testimoniare la mancanza di continuità attribuibile, sua sfortuna, ad una serie di eventi fisici che troppo spesso lo hanno costretto a disegnare parentesi di fermo contro la propria volontà.
Una forza d’animo che, però, ancora oggi lo vedono presente e tosto nel voler sconfiggere ogni avversità e pronto sempre a dire la sua.
Col traguardo della tripla cifra, raggiunge personaggi come Papa G. e Farese P., quest’ultimo fermatosi tre anni e mezzo fa proprio in un derby contro l’attuale rivale.

La forzata sostituzione del capitano bianco/verde già al 6° consente all’entrante Gragnoli di costruirsi la più lunga presenza in una partita da inizio stagione, contributo sicuramente importante a cui dà seguito tutto il GS con un buon inizio dove Montanelli e Pertici arrivano a concludere sotto misura cui fa eco un Samb dalle conclusioni al fulmicotone.
Ama agire di rimessa la Pol Castelfranco approfittando delle veloci punte come Farruku e Vela, quest’ultimo ai vertici della classifica capocannonieri del torneo.
Non dimentichiamo, infatti, che l’avversario odierno di questo GS CASTELFRANCO altro non è che la rappresentazione dell’attacco più prolifico e la difesa più ermetica di un Campionato dove la vede al secondo posto: ben 20 i punti che separano le due concittadine in un risultato dal facile pronostico.



Ma tutto questo è oscurato agli occhi dei protagonisti e degli spettatori: il GS c’è, è concentrato ed al 16° la pennellata bassa in azione di rimessa di Fatticcioni per Ciampini consente, a quest’ultimo, di trovarsi faccia a faccia con NdyaYe per una rete più semplice da realizzare che sbagliare ma la punta “ospite” spedisce nelle braccia del portiere di colore.
Gonnella G. rovina su Forgione in piena area ma il DG, da buona posizione, giudica regolare l’operato del difensore giallo/blu mentre la velenosa parabola di Calò F., da calcio piazzato, costringe ancora il portiere “locale” a salvarsi in angolo.
Proteste “locali” per un mani dello stesso Calò F. alcuni minuti dopo, proteste che cadono nel vuoto dove, anche in questo caso, le immagini non ci aiutano: ma anche qua il DG è ben piazzato.

Ripresa con gli stessi effettivi e match che risulterà più avaro di emozioni: tra stanchezza, complicate condizioni del terreno di gioco dopo le piogge che ci hanno tenuto compagnia per alcuni giorni e, soprattutto, l’alta posta in palio, tengono sul chi va là le due squadre.
Ci pensa Calò S. a destare gli animi prima con un doppio corner ben arcuato a chiamare l’attenzione di Ndyaye, poi con botta al volo dalla distanza che, a centro colpito, lo avrebbe indotto ad appendere le scarpe al chiodo per chiudere la carriera all’apice del suo splendore.
Pare quasi assurdo ma la più tecnica Pol Castelfranco si affida, viceversa, a folate offensive di rimessa sfruttando la prontezza di rinvio del proprio n.1 a lanciare le veloci punte giallo/blu. Ma oggi, il reparto che meglio ha figurato tra i 22 in campo, possiamo tranquillamente individuarlo nel pacchetto difensivo bianco/verde: la posizione, flemma e tempismo di Calò F.; l’energia e concentrazione amplificate da una fascia disegnatagli solo dopo pochi minuti di Meini; l’esperienza ed il rispetto di un inesauribile Pirolo ad annientare il cannoniere Vela.
Per un GS CASTELFRANCO che registra la miglior difesa di Campionato dell’ultimo mese fa da contraltare un attacco dalle difficoltà realizzative evidenti ma, alle quali, anche i DG contribuiscono in maniera esagerata.
Sarà al quarto di recupero che, su rinvio di Glielmi, uno dei pochi errori di controllo della difesa della formazione di Mr Morena consente a Ciampini di penetrare in area sul quale, come detto in apertura, Mamadou crolla inesorabilmente per una massima punizione assolutamente da concedere.
Ma se il successo, sicuramente, sarebbe stato premio oltre misura per l’equilibrio visto in campo, la successiva calciata di punizione ottenuta da Vela sul rovesciamento di fronte avrebbe avuto il sapore della clamorosa beffa da vendicare mentre Morena J., sottomisura, spediva alle stelle il tapin vincente.

Si chiude così, il derby più intenso mai andato in scena: se all’andata le gerarchie ancora erano da definire e gli obiettivi da calibrare, il clamoroso 0-6 dell’apertura 2012/13 ed il rocambolesco 3-3 di fine stessa stagione, mai hanno restituito tanto pathos.
Mr Morena esce ancora imbattuto, il quarto Mr bianco/verde ancora non sfonda: ma il tecnico “giessino” odierno è sicuramente quello che più di altri ha sfidato i bookmakers quasi sbancandoli.
Il “500” si fa ancora attendere e, se la strada per la salvezza è ancora difficile, tortuosa e maledettamente costellata da ostacoli che il destino ci presenta puntualmente, lui stesso dichiara:
-“…il calcio non è per tutti, sono gli altri ad essersi sbagliati, … e chi lo vive sa che quello che toglie poi restituisce …testa alta … io credo in tutti voi e non darò MAI la soddisfazione alla sfortuna di vincere … e nessuno dovrà farlo!”.
Il destino è avvisato!
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